sabato 5 febbraio 2011

Discarica di Cerreto: in arrivo rifiuti radioattivi

E’ davvero sconcertante apprendere come alcuni uffici della Regione Lazio continuino ad emanare ordinanze di ampliamento della discarica di Roccasecca e a consentire alla MAD, Società che gestisce l’impianto, di smaltire rifiuti di tipologie diverse da quelle che furono autorizzate per fronteggiare l’emergenza ambientale verificatasi all’inizio degli anni 2000. Infatti, due nuovi provvedimenti regionali hanno recentemente colpito la località Cerreto: il primo, adottato con determinazione n. 6353 del 13 dicembre 2010 a seguito di richiesta presentata dalla MAD, prevede la realizzazione di un ulteriore invaso di 60.000 metri cubi; il secondo, deliberato con atto n. Z0010 del 31 dicembre 2010, autorizza il gestore della discarica ad accogliere rifiuti radioattivi, dopo essere stati sottoposti a “procedura straordinaria” nell’impianto di Colfelice.

La cosiddetta “procedura straordinaria” consiste in un intervento che personale specializzato dovrebbe eseguire per individuare e successivamente neutralizzare le sostanze radioattive e renderle, quindi, innocue. Se veramente il materiale sospetto viene interamante decontaminato, attraverso anche la permanenza in quarantena dei compattatori nell’impianto, per quale motivo viene emanata un’ordinanza regionale per autorizzare la MAD ad accogliere questa tipologia di rifiuti? Siamo alle solite! I biofiltri dell’impianto di Colfelice non funzionano? Allora… tanto vale che i cittadini respirino il velenoso acido solfidrico anziché sostituire i biofiltri o eseguire interventi di manutenzione. Il portale radiometrico che rileva i carichi di rifiuti radioattivi, installato all’ingresso dell’impianto di Colfelice, è in continuo allarme e la decontaminazione dei rifiuti prevede tempi lunghi e costosi? Allora… è molto più semplice spedire al più presto il carico pericoloso in discarica. D’altronde quale rischi corrono il Presidente della SAF ed il proprietario della discarica di Cerreto? Non vivono a Roccasecca, né loro, né le loro famiglie!

A risentirci alla prossima ordinanza, in attesa che i Sindaci di Roccasecca e Colfelice, escano dal loro torpore e dalla loro inettitudine e restituiscano un minimo di dignità alle comunità che amministrano.